martedì 25 febbraio 2014

COLORI #3 – MACCHIE SIMMETRICHE

La tecnica delle macchie simmetriche è un altro metodo molto semplice con risultati sorprendenti. 
I bambini rimangono sempre stupiti, nel momento in cui si apre il foglio, del risultato che la casualità ha creato. Ne risultano immagini con colori mescolati dal forte potere evocativo quali farfalle, insetti, visi, animali... 
Anche questa tecnica con l'utilizzo esclusivo dei colori primari (giallo, ciano e magenta) insegna, oltre alla tecnica, i colori secondari (verde, arancio e viola).
Qui e qui potete trovare gli altri post dedicati al tema del colore.








sabato 22 febbraio 2014

COLORI #2 – COLORI GOCCIOLATI E SOFFIATI

La tecnica dei colori gocciolati e soffiati è un metodo semplice che non richiede l'utilizzo di pennelli.
I bambini si divertono, oltre a scoprire nuovi colori che nascono grazie alle mescolanze, a dirigere le ramificazioni che si creano con l'aria e spostandosi sull'opera o girando il foglio sono i veri artefici della propria opera, anche se quest'ultima potrebbe risultare apparentemente casuale. 
L'utilizzo del contagocce aiuta inoltre lo sviluppo della motricità fine.








martedì 18 febbraio 2014

COLORI #1 – LA TRASPARENZA

Attraverso il gioco e per mezzo della trasparenza i bambini scoprono che dai colori primari, giallo, ciano e magenta nascono i colori secondari, verde, arancio e viola.







sabato 15 febbraio 2014

SCULTURE DA VIAGGIO

Le sculture da viaggio furono inventate da Bruno Munari nei primi anni cinquanta e nascono con il nome di sculture pieghevoli. Solo a partire dal 1958 prendono il nome di Sculture da viaggio.
Munari realizzava queste sculture prevalentemente per essere regalate, per esempio ai clienti di una ditta e venivano presentate piegate in una busta.
Le sculture da viaggio sono una vera innovazione in quanto hanno caratteristiche che prima d'ora nessuno aveva mai pensato. Innanzitutto sono economiche perché realizzate in cartoncino, sono facilmente trasportabili, occupano poco spazio e danno la possibilità ai grandi viaggiatori di personalizzare un luogo per renderlo maggiormente familiare.
Esistono versioni di sculture da viaggio anche in legno, metallo, ottone a acciaio. Per maggiori approfondimenti sulle sculture da viaggio potete visitare questo sito.

Sotto alcune sperimentazioni che ho realizzato per la progettazione dei laboratori al Museo del 900 nel 2013.





Testo tratto da: 
Codice Ovvio di Bruno Munari
Einaudi, Torino 2008

Istruzioni per l'uso

La scultura si presenta piegata in una
busta. Si apre la busta e si estae la
scultura. Per aprire la busta basta
prendere con la mano sinistra il lato
sinistro e con la mano destra il lato destro
(il lato sinistro è di solito a sinistra e il
destro è a destra, in caso contrario vuol
dire che avete in mano la scultura
rovesciata, cioè che la destra corrisponde
alla sinistra e la sinistra è dall'altra parte.
Se si prende il lato destro con la mano
sinistra e il sinistro con la mano destra ci
si trova imbarazzati nell'aprire l'oggetto
benché questo fatto non sia poi tanto
complicato). Sedetevi e non preoccupatevi.
Aprite la finestra. Accendete la luce
poiché intanto è venuta la sera. Per caso
l'occhio vi capiterà sulla illustrazione che
è assieme alla scultura. Di colpo tutto è
chiaro. Appoggiate la scultura su di un
piano orizzontale (sui piano inclinati
scivola) e prima di spegnere la luce
osservate come questa illumina le varie
parti sporgenti o rientranti, le parti piene
e quelle vuote, giratela un poco spingendo 
leggermente con il dito medio della mano
sinistra il lato destro, ecco, così è
meglio. Voltatela dall'altra parte, cambia
aspetto, i vostri pensieri da pratici 
diventeranno lentamente estetici (la
velocità dipende da voi), non vi
domanderete più "cusa l'è chel rob ki" e
vi addormenterete felici. Buona notte.

martedì 11 febbraio 2014

mercoledì 5 febbraio 2014

SAPER CATALOGARE

Alla Scuola dell'infanzia abbiamo cominciato con un nuovo tema, il verde. I bambini sono confrontati con lo stereotipo causato dal limite delle offerte, per esempio la scatola dei colori contiene solo due tipi di verde quello scuro e quello chiaro e non si insegna ai bambini che le variabili dei colori sono moltissime ognuno con un suo nome.

La prima parte del laboratorio consiste nell'organizzare i materiali, tutti verdi, che i bambini stessi hanno portato da casa. Organizzare, classificare, catalogare sono azioni che aiutano ad ordinare i pensieri e creare relazioni fra le cose. Facendo ordine hanno potuto capire che esistono molte variabili di verde. 
Abbiamo discusso delle sue tonalità e abbiamo osservato che ci sono alcuni verdi che si avvicinano di più al giallo e alcuni di più al blu. Così abbiamo scoperto che il verde è un colore formato dal giallo e dal blu. 
A piccoli gruppi i bambini hanno poi provato a catalogare i verdi simili tra loro e devo dire di essere rimasta piacevolmente sorpresa della loro capacità di organizzare in poco tempo i materiali con tonalità di colore analoghe.












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