lunedì 16 maggio 2016

PER FARE UN LIBRO...

Per fare un libro ci vuole "un insieme di fogli di carta (o altro materiale) della stessa dimensione, cuciti e forniti di copertina, che contengono un testo manoscritto o stampato [...] e rilegato(da Dir, dizionario italiano ragionato).

Un libro può essere fatto solo con le pagine di carta? Le pagine devono sempre avere lo stesso formato? Normalmente quando si pensa ad un libro lo si immagina con dei testi o magari con testi e immagini abbinate. Un libro può non avere entrambe le cose? In quanti modi si può rilegare un libro? 

Bruno Munari tutte queste cose ce le insegna attraverso i suoi libri per bambini.
Nel 1945 Munari si avvicina al mondo del libro per l'infanzia grazie a suo figlio Alberto allora cinquenne. Il mercato librario non offriva nulla di interessante così progetta una serie di libri per bambini innovativi e moderni. Nei libri troviamo dei buchi nei quali i bambini possono guardare attraverso, ci sono finestre pop-up da aprire dove all'interno se ne trovano delle altre... 
È una collana di libri nei quali i bambini sono protagonisti attivi davanti a quel libro fonte di conoscenza e grande comunicatore visivo.

A partire da quel momento l'idea "classica" del libro cambia e l'interesse per il libro come oggetto assume un valore importante, rivoluzionario.


"Normalmente quando si pensa ai libri si pensa a dei testi, di vario genere: letterario, filosofico, storico, saggistico ecc., da stampare sulle pagine. Poco interesse viene portato alla carta e alla rilegatura del libro e al colore dell'inchiostro, tutti quegli elementi con i quali si realizza il libro come oggetto. Poco interesse viene dedicato ai caratteri da stampa e ancora meno agli spazi bianchi, ai margini, alla numerazione delle pagine, e tutto il resto."
Bruno Munari in "Da cosa nasce cosa"


Sperimentare l'oggetto libro in un laboratorio Metodo Bruno Munari® significa ricercare e sperimentare i differenti modi con i quali si può costruire un libro.
Un esempio molto importante che amo portare nei laboratori per aiutare la comprensione dell'oggetto libro sono i Prelibri che Bruno Munari ha progettato nei primi anni '80.
I Prelibri sono una piccola galleria d'arte nel quale il bambino o l'adulto si trova confrontato di fronte alle molteplici possibilità di concepire il libro come oggetto.
Dapprima pubblicati da Danese ora ristampati per la quinta volta da Corraini.
Sono dodici piccoli libri per bambini che, ancora non sanno leggere, tutti differenti per materiali, messaggio e rilegatura.

Immagini tratte da http://www.corraini.com/it/catalogo/scheda_libro/31/I-prelibri

Ogni libro è stato progettato in maniera che in qualunque modo sia preso in mano risulti sempre dritto. C'è un libro di legno che oltre ad avere un messaggio tattile suona. Uno invece è di panno che come suggerisce Bruno Munari si può utilizzare come la coperta di Linus. Uno in plastica trasparente per imparare a contare. Uno di biologia, uno sui colori primari e secondari. Un altro, il mio preferito, nel quale un filo rosso si diverte a cambiare sempre direzione...
Ogni libro comunica un messaggio, ogni libro ha un materiale diverso e una diversa rilegatura. Il bambino riceve stimoli e conoscenze diverse da ognuno di questi dodici libri.

Proprio dai Prelibri nasce l'osservazione, l'analisi e la sperimentazione per giocare con il Metodo.

Ecco che siamo partiti da semplici fogli di carta di differenti formati e grazie alla sperimentazione fatta precedentemente sulla manipolazione della carta, per esempio questa, nasce un'altra sperimentazione questa volta finalizzata a ricercare le varie possibilità, attraverso il taglio e la piega, per costruire un libro senza rilegatura.

Si può partire dal semplice leporello fino ad arrivare a forme più complesse con pieghe e tagli obliqui.


Dopo la sperimentazione delle varie forme del libro si arriva alla progettazione di un vero libro.
Un libro illeggibile. Ma cos'è un libro illeggibile?
È un libro sempre ideato da Bruno Munari a partire dagli anni '50 nel quale la comunicazione e il messaggio parlano, non attraverso le parole o le immagini, ma attraverso il materiale con il quale si costruisce il libro, ovvero la carta. Si può utilizzare il materiale con il quale si costruire il libro per comunicare? Il libro indipendentemente dalle parole può comunicare qualcosa? E cosa?



Questa sperimentazione viene condotta secondo alcuni criteri e regole. L'utilizzo al massimo di tre colori con una ricerca sulla forma del libro, i suoi contrasti, il ritmo, le pause, il rapporto tra fronte e retro, i tagli e le pieghe e i formati.







E infine anche con i fili...


Laboratori per adulti – Rovio 2016

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