sabato 31 maggio 2014

venerdì 23 maggio 2014

LABORATORI METODO BRUNO MUNARI® AL FESTIVAL DEI COMPORTAMENTI DI LODI

Pochi giorni fa si è concluso il Festival dei comportamenti a Lodi.
Nell'ambito della manifestazione il comune ha voluto offrire ai ragazzi delle scuole elementari della città, tre giornate dedicate ai laboratori Metodo Bruno Munari®.

Grazie all'ospitalità di Barbara Scotti i laboratori si sono potuti svolgere nella cornice della sua bella libreria Sempreliberi nel cuore di Lodi.

Il libro è stato l'indiscusso protagonista, ma non il libro inteso nella sua versione più classica, bensì il libro analizzato come oggetto. 
Il libro guardato dal punto di vista tecnico osservandone tutte le sue componenti quali la copertina, le pagine e la rilegatura.
Il libro come mezzo di comunicazione e di espressione. 
Il libro come mezzo di apprendimento, di piacere e bellezza estetica.







Tutto questo è stato possibile osservarlo grazie ai "Prelibri" di Bruno Munari.
12 piccoli libri per bambini dai 3 anni che ancora non sanno leggere, che racchiudono tra le pagine tutta la bellezza, la sapienza, il potere comunicativo e il valore che il libro racchiude dentro di sè. 

Cosa ci insegna Bruno Munari?
Innanzitutto che il libro può comunicare anche grazie all'utilizzo di molteplici materiali e attraverso tutti i sensi: la vista, il tatto, l'udito, l'olfatto (l'odore del legno, della carta, della plastica), il senso termico...
Ci mostra che è possibile rilegare il libro in modi differenti. Con uno spago, con della corda, con spirali metalliche e di plastica, grazie ad una cucitura...
Ci insegna anche che nei libri possono esserci delle sorprese e che l'apprendimento avviene attraverso la scoperta e la manipolazione.

"A: Ma a che cosa serve un libro ?
B: A comunicare il sapere, o il piacere, comunque ad aumentare la conoscenza del mondo.
A: Quindi, se ho ben capito, serve a vivere meglio.
B: Spesso si."

Citazione dai Prelibri, Danese, 1980


Libro bianco – La manipolazione della carta
Libro illeggibile
Libro per tutti i sensi
Libro verde – Quanti tipi di verdi esistono?
Leporello

Il libro è stato anche osservato come mezzo per superare gli stereotipi. 
Penso in modo particolare a Cappuccetto rosso, una delle fiabe europee più popolari al mondo. Molti illustratori e artisti contemporanei hanno rivisitato la fiaba originale riproponendola in diversi modi.
C’è chi ne ha fatto un racconto spiritoso dove Cappuccetto con astuzia e grazie ad una caramella riesce a sconfiggere il lupo (“Un petit chaperon rouge"di Marjolaine Leray, Actes Sud). Chi invece racconta le peripezie di un lupo che non riesce ad infilarsi la vestaglia della nonna ("Le petit chaperon rouge" di Jean-Luc Bouquet, Autrement). L'artista svizzera Varja Lavater ha progettato il suo Cappuccetto rosso con dei simboli. Ne esiste anche una bellissima versione tattile edito da "Les Doigts Qui Rêvent". 
Avreste dovuto vedere lo stupore dei ragazzi quando alla fine del laboratorio ho mostrato loro il Cappuccetto rosso tattile...
E infine, ma certamente non meno importanti ci sono i Cappuccetti di Bruno Munari: bianco, giallo e verde editi da Corraini. Cappuccetto bianco è alle prese con un ambiente tutto bianco completamente ricoperto dalla neve e una nonna partita per l'Africa nera. Cappuccetto giallo, ambientato in una città, riesce a fermare il lupo grazie all'aiuto degli amici uccellini e Cappuccetto verde aiutata invece dalla rana Verdocchia riesce a far scappare il lupo in preda ad attacchi di paura.




Per ricapitolare...
3 giornate intense, 12 laboratori, 250 ragazzi, 1 libreria e ovviamente una super libraia, 1 bravissima collega della libraia che si è occupata delle foto, 1 operatrice Metodo Bruno Munari®, tanti materiali e strumenti, molta voglia di sperimentare mescolati all'entusiasmo che solo i bambini sanno avere, sono stati gli ingredienti per un'esperienza che ha dato la possibilità ai ragazzi di assaporare anche se solo per un breve istante, il valore e il significato che il Metodo Bruno Munari® sa trasmettere.


Laboartori Metodo Bruno Munari®
Festival dei comportamenti 2014 – Lodi
Libreria Sempreliberi

lunedì 19 maggio 2014

LINEA #3 – DALLA SPERIMENTAZIONE ALL'OPERA

Il laboratorio dedicato alla linea si conclude con una composizione e riflessione sulla linea orizzontale e verticale. Nel primo post, che potete vedere qui, vi ho parlato dell'esigenza delle docenti di far conoscere ai bambini le opere di Mondrian. A conclusione quindi dell'esperienza e sperimentazione sulla linea (il secondo post lo trovate qui) eccovi le immagini fotografiche e un piccolo video dell'ultima parte del laboratorio.
Dopo aver sperimentato la linea liberamente, ma con la conoscenza e consapevolezza delle variabili degli strumenti e del gesto, qui potete vedere i bambini mentre compongono la loro opera con linee verticali e orizzontali. 
Al momento del congedo mostro finalmente ai bambini le opere dell'artista che grazie alla sue linee orizzontali e verticali, grazie ai pieni e vuoti, allo studio del colore e grazie anche alla ricerca dell'equilibrio è diventato un importante punto di riferimento del movimento artistico De Stijl fondato in Olanda agli inizi del XX secolo.











La linea – Terza parte
Scuola dell'infanzia – Arzo


mercoledì 14 maggio 2014

MOSTRA #2

In questi mesi vi ho parlato a lungo della mia esperienza alla Scuola dell'infanzia di Stabio. La presentazione della mostra svolta con le tre sezioni di Via Luvee l'ho già pubblicata e la trovate qui.

Qui invece eccovi le immagini della mostra con le tre sezioni di Via Arca. Un percorso di laboratori che ha avuto come tema il segno, la traccia e l'impronta, le texture, gli alberi, il verde e il sole.
Una bella occasione per presentare Bruno Munari, il suo Metodo e le opere dei bambini ai genitori.


I segni.

Le texture: stampa monotipo, timbro, frottage.


L'albero e la regola della ramificazione.

Il sole.

I verdi.



Scuola dell'infanzia – Via Arca – Stabio
2013 – 2014

venerdì 9 maggio 2014

LINEA #2 – SPERIMENTAZIONE CON PIÙ STRUMENTI

Continuando l'argomento della linea e il laboratorio che ho progettato per la Scuola dell'infanzia di Arzo in questo post vi presento il secondo passaggio del laboratorio. Qui trovate il primo. Dopo la sperimentazione iniziale con un solo strumento ho proposto ai bambini la sperimentazione con molteplici strumenti.




Dalle matite di differenti durezze, ai carbonici di differenti dimensioni, ai pastelli, ai gessetti, pennarelli fini, grossi, con la punta arrotondata e quella a scalpello, alle penne come le biro bic, i tratto pen e molti altri strumenti che i bambini hanno avuto la possibilità di sperimentare a loro piacimento anche variando i gesti.









Dopo la sperimentazione è stato il momento di un piccolo gioco che consisteva nel realizzare una linea a quattro mani alternandosi. I bambini erano liberi di scegliere il proprio strumento preferito e tracciare le linee libere nel foglio. L'unico vincolo è stato quello di cominciare la propria linea partendo dalla fine di quella tracciata dal compagno. Un gioco a due che permette lo scambio di relazione condividendo un gesto e un lavoro comune.


QUATTRO MANI PER UNA LINEA








La linea – Seconda parte
Scuola dell'infanzia – Arzo

lunedì 5 maggio 2014

UNA RICERCA SULLE VARIETÀ

Con più di mille varietà in Italia e oltre settemila in tutto mondo, la mela offre vari spunti di ricerca.
Interessante porre l'accento sulla nomenclatura, sulla forma, sul colore, sulla texture, senza naturalmente dimenticare il sapore.
Scoprire attraverso l'osservazione minuziosa della realtà l'aspetto delle varie specie.
Scoprire attraverso la degustazione i molteplici sapori.
Fare confronti, catalogare, comparare, assaggiare, osservare, scoprire, ricercare per ampliare la conoscenza e sviluppare la propria creatività.
Qual'è la vostra mela preferita? Io ho scoperto qual'è la mia! Buona ricerca.


Braeburn

Gala

Golden TP

Greenstar

Jazz

Mairac

Pink Lady

Tentation

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...