lunedì 29 gennaio 2018

SU TUTTA LA LINEA

Fuori dalla porta, un cavalletto in legno, con un promemoria dell'attività della giornata. Succede alla Scuola dell'infanzia di Genestrerio. Paola e Giovanna accolgono così i loro bambini.



In questo post vi propongo alcuni laboratori sperimentati lo scorso anno sul tema della linea. Qui e qui potete leggere l'incipit dei laboratori iniziati con una sperimentazione dei segni con vari strumenti che inseguito viene elaborata grazie ad una catalogazione e una corretta nomenclatura dei termini.

Dopo segni e strumenti grafici la mia proposta è stata quella di continuare la sperimentazione della linea attraverso la carta. E qui entra in gioco un fattore molto importante: l'uso corretto dello strumento.
Come si impugna correttamente una forbice? Come si tiene il foglio con l'altra mano mentre si taglia?
Tagliare linee dritte non è per niente facile e bisogna allenarsi molto cercando di tagliare linee rette precise di diversi spessori. Da quella finissima a quella più grossa.

Ma quando una linea smette di essere linea e diventa un rettangolo?



Attraverso la manipolazione della carta-linea, come per l'esperienza grafica, anche qui nascono linee a zig-zag, linee ondulate, attorcigliate, annodate, arrotondate...





Una composizione di linee in terza dimensione.





Linee fuori e dentro, davanti e dietro, sotto e sopra.





E infine linee materiche.





Alcuni consigli di libri che parlano di linee.

William Wondriska, Non perdere il filo, Corraini edizioni 2010

Serge Bloch
La grande storia di un piccolo tratto, Edizioni Clichy 2017

Jimi Lee, In linea, Minedition 2013

Sieb Posthuma, Il filo di Alexander Calder, WS Kids 2016

Véronique Cauchy, Laurent Simon, La linea e il punto, WS Kids 2014


E in ultimo come non ricordare "La Linea" di Osvaldo Cavandoli.



lunedì 8 gennaio 2018

GIUCO E GIOCO

Giocare. Cosa significa?
L'etimologia della parola ci dice che l'azione del giocare è prima di tutto gioia nel farlo. Ma è anche uno scherzo, un passatempo, un festeggiamento.
A volte si dice: "smettila di giocare, vai a leggere...", come se leggere un libro fosse un passatempo più serio.


Il gioco al contrario di quello che a volte si pensa, è una forma seria di apprendimento e formazione nel quale il bambino sviluppa conoscenze e affina i suoi gesti.
Trovo di estrema importanza saper sceglier i giochi adeguati, cosa non sempre facile in una società nella quale le immagini, i colori, la frenesia sono pane quotidiano e le pubblicità di giocattoli ci tartassano di proposte di qualità molto discutibile.

Quella del 27 gennaio sarà una giornata nella quale si giocherà con giochi "faticosi" (a proposito di giochi faticosi ecco qui un post), giochi che non si muovono da soli, giochi che necessitano di mani mani creative e inventiva.
Saranno giochi semplici, come quelli di una volta, ma anche giochi di design, giochi d'autore e giochi "fai da te".

Per informazioni e iscrizioni scrivere a simona.balmelli@gmail.com entro lunedì 15 gennaio.




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