I ragazzi della quinta elementare delle scuole di Melide durante un'intera mattina hanno sperimentato
la scrittura. In che modo?
A partire dal libro di Bruno Munari, "Contanti affettuosissimi auguri" edito da Corraini da cui mi sono ispirata per questo laboratorio, ho proposto una sperimentazione attraverso il segno della parola "Auguri".
Dapprima ho invitato i ragazzi ad una sperimentazione della lettera "A" così da familiarizzare con gli strumenti e i gesti.
In quanti modi è possibile rappresentare una "A"?
A maiscola, A minuscola, A in stampatello, A in corsivo.
Una A grande, una piccola, una storta, una rotonda, una quadrata.
Una a linee, a puntini, a trattini.
Una A timida, un'altra arrabbiata, una ancora caotica e una invece contenta.
Con quali strumenti?
Matite di differenti durezze, pastelli a olio, a cera, gessetti, carbone e carboncini, grafite. E ancora pennarelli a punta fine, grossa, a scalpello. Tratto pen, biro...
Una prima sperimentazione della "A" è servita a prendere conoscenza degli strumenti e delle molteplici possibilità che offrono.
La combinazione degli strumenti con i gesti della mano moltiplicano le variabili. Un gesto leggero risulterà all'occhio sicuramente diverso rispetto ad un gesto pesante e quindi dal tratto più deciso. Se con la mano si inclina il pastello o la matita si avranno altri segni. Se si ruota lo strumento mentre si scrive si avranno altri segni ancora.
Inseguito invito i ragazzi a continuare la sperimentazione con l'intera parola, "Auguri", sempre tenendo ben presente le possibilità di ricerca che vengono offerte dagli strumenti e i gesti della mano.
Dopo il nero, come ci suggerisce anche Bruno Munari nel suo libro aggiungo del colore: diverse tonalità di rosa, rossi e viola.
La sperimentazione si arricchisce ulteriormente.
Conclusa la sperimentazione propongo ai ragazzi di riorganizzare il lavoro mediante un catalogo. La catalogazione è un atto molto importante che aiuta chi ha sperimentato a riflettere sul lavoro svolto.
Si riguardano attentamente le sperimentazioni, si fa una scelta, a volte di carattere più estetico altre invece di carattere più oggettivo e si riordina secondo un criterio ben preciso. Parlo dell'importanza della catalogazione anche qui e qui.
Con tutti questi splendidi "auguri", non mi rimane altro che augurarvi di cuore Buone Feste. Desidero farlo anche attraverso le parole di Bruno Munari:
"Una chiara mattina di settembre l'editore
(Gerardo e Fabio di NodoLibri) va da Munari
per chiedergli qualcosa di allegro.
Discutono del più e del meno scartando
molte proposte (sopratutto quelle del meno)
Una boccia cubica? troppo fragile;
un presepe alla milanese? troppo zafferano;
un origami di sete? troppe pieghe.
Allora un panettone? troppe uvette.
Meglio un libro di auguri! Per niente banale.
Un'idea davvero originale e pure in contanti!
Munari scatta e decide di entrare nel Guinness
dei Primati (che non sono scimmie):
in sette (7) giorni il libro è pronto.
tratto da: "Contanti affettuosissimi auguri", Corraini 2007
Arrivederci all'anno prossimo
con molte altre sperimentazioni e proposte!
Simona Balmelli
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