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Dopo la sperimentazione del segno alla scoperta delle variabili del gesto e dello strumento, dopo l'organizzazione e la classificazione nella forma del catalogo, dopo la ricerca del segno nello stesso disegno, eccoci a sperimentare il segno ripetuto per scoprire le texture.
"Il termine Textures definisce, quasi in tutto il mondo, la caratterizzazione visiva di una superficie. Molte superfici di uguale materia si presentano diverse se sono state texturizzate.
Una superficie di marmo può essere liscia, lucida, ruvida, martellata, a piccole righe fitte in rilievo, ecc. Lo stesso marmo cambia aspetto. [...]
Diverse lavorazioni di marmi. |
Nei metalli troviamo superfici lisce, zigrinate a vari gradi di lavorazione, stampate a piccoli fitti rilievi di forme organiche o geometriche, secondo gli usi. [...]
Diverse lavorazioni del metallo. |
Nel campo dei tessuti, il velo, la garza, il popelin, lo shantung, il panama, il velluto, la spugna, sono tanti aspetti texturizzati di un filato che potrebbe essere sempre lo stesso. [...] Nel campo dei tessuti di arredamento e abbigliamento abbiamo visto ultimamente un gran fiorire di textures con notevoli invenzioni. [...]
Tessuti |
La texture quindi è una caratterizzazione visiva e, anche tattile in certi casi, di una superficie che si presenta in modo uniforme senza alcun disegno o figura. Per fare un esempio, i pori della pelle sono la texture della pelle [...].
In natura possiamo scoprire molti tipi di textures: dalla corteccia di certi alberi alla pelle di certi animali, alla buccia di certi frutti, alla superficie di certe pietre."
Corteccia, manto della zebra, buccia d'arancia, granito. |
Testo di Bruno Munari tratto da:
Quaderni di design, "TEXTURES - La caratterizzazione visiva e tattile delle superfici"
a cura di Corrado Gavitelli – Zanichelli 1976
Per la sperimentazione delle texture ho proposto punte grafiche nere, bianche, oro e argento con supporti quadrati (bianchi o neri) di differenti dimensioni.
C'è chi ha lavorato tono su tono, chi ha alternato segni grafici differenti, chi invece ha creato texture con un solo strumento, e ancora chi ha dato più importanza al gesto.
L'esperienza ha dato frutto a una ricca e varia sperimentazione di texture grazie a segni, strumenti, gesti, colori e combinazioni diverse tra di loro.
Uno sguardo alle texture negli albi illustrati...
Texture nel disegno.
Texture nel tratto.
Texture nel pennello.
Texture nella carta.
Celestino Piatti – ABC der Tiere – Artemis, 1965 |
Maurice Sendak – Nel paese dei mostri selvaggi – Babalibri, 2011 |
Peter Sis – Madlenka – Grasset-Jeunesse, 2008 |
Beatrice Alemagna – Un leone a Parigi – Donzelli editore, 2009 |
Alessandro Sanna – ABC di boccacce – Kite edizioni, 2010 |
Yayoi Kusama – Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie – Orecchio Acerbo, 2013 |
Aoi Huber – Il grande pesce – Gabriele Capelli Editore, 1998 |
Emily Rand – Hato press, 2014 |
Katsumi Komagata – Green to green – One stroke, 1994 |
Simona Mulazzani, Giovanna Zoboli – Il grande libro dei pisolini – Topipittori, 2013 |
Fabian Negrin – Mille giorni e una notte – Orecchio Acerbo, 2008 |
Fredun Shapur – Rond et rond et carré – Edition MeMo, 2014 |
Susy Lee, Jesse Klausmeier – Apri questo piccolo libro – Corraini 2013 |
Maurice Sendak – Nel paese dei mostri selvaggi – Babalibri, 2011 |
Fausta Orecchio, Olivier Douzou – Fiabla-bla – Orecchio Acerbo, 2012 |
Alicia Baladan, Alessandro Riccioni – Cielo bambino – Topipittori, 2011 |
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