lunedì 2 febbraio 2015

QUANDO I BAMBINI CAMBIANO STRADA

Di impronte e di tracce sperimentate con la pasta di sale, ne avevo già parlato qui e qui.
In questo post vi mostro invece come i bambini, facendo, hanno quella caratteristica naturale di ideare con semplicità. Basta cambiare un gesto e l'azione che si va a fare cambia significato.

Il laboratorio dell'impronta e della traccia ha come scopo la scoperta di quest'ultime cercando di capire la differenza tra di esse. L'azione che si va a fare, per quanto riguarda l'impronta, è quella di appoggiare uno strumento (di uso quotidiano o raccolto in natura) per vedere che segno lascia. Nel caso della traccia si tratta invece di strisciare o ruotare lo strumento per scoprirne la sua scia.

I bambini in questo caso durante la sperimentazione hanno scoperto anche la possibilità di lasciare gli strumenti nella pasta creando così composizioni tridimensionali. La scultura è diventata "il gioco". Naturalmente, una volta smontata l'opera, siamo andati a vedere quali tipi di segni o impronte gli strumenti hanno lasciato.
Credo sia importante saper cogliere i suggerimenti dei bambini ed essere pronti a "cambiare strada" laddove ne valga la pena. Esplorare da un'altra angolazione serve ad apprendere abilità e concetti ai quali inizialmente non avevamo pensato. Qui abbiamo certamente esplorato le tracce e le impronte, ma grazie ad un bambino, tutti hanno avuto la possibilità di sperimentare anche la composizione tridimensionale, l'accostamento degli oggetti tra di loro, gli equilibri e gli incastri.

Sapete che i Laboratori Bruno Munari sono luoghi ed esperienze pensati e progettati nei dettagli: dall'allestimento, alla scelta dei materiali, all'avvio del laboratorio, alla sperimentazione...
A volte però trovo interessante e stimolante lasciarci sorprendere e lasciare che siano i bambini a indicarci la via.





Scuola dell'infanzia – Bissone


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