Imparare una tecnica non è cosa semplice. Ci sono delle regole da rispettare, ci sono delle difficoltà legate alla motricità fine da coordinare, ci vuole attenzione, pazienza, ed esercizio.
Mani piccini dai due ai tre anni che esplorano la superficie per scoprire sensazioni diverse: è liscio, ruvido, caldo, freddo, piacevole, spiacevole...
Si esplora con le mani, ma c'è anche chi desidera farlo con i piedi.
E poi c'è l'apprendimento della tecnica. Le mani diventano piccole pinze e il pastello anziché usarlo verticalmente si impara ad utilizzarlo orizzontalmente.
Serve esercizio e concentrazione, ma subito diventa un gioco appena si scopre con sorpresa che questa tecnica dal nome così difficile (frottage, ne parlo anche qui e qui) consente di catturare la pelle delle cose.
Grazie alla tecnica del frottage si catturano le texture. In "Le texture", Tonino Milite, nella collana diretta da Bruno Munari "Giocare con l'arte", dice:
"[...] Le texture ricalcate si fanno col ricalco a frottage e si ottengono da superfici texturizzate a rilievo. Queste superfici possono essere l'intonaco del muro, un vetro stampato, un foglio di gomma rigato a rilievo, un tessuto con filo grosso, certe cortecce d'albero, l'asfalto, la carta vetrata...[...]".
Nessun commento:
Posta un commento