Un gioco per scoprire tanti verdi. Un'esperienza sul colore per superare lo stereotipo.
Il laboratorio ha preso avvio con delle domande.
Ho chiesto ai bambini, quanti tipi di verde conoscono. La risposta è stata "verde chiaro, verde scuro, verde medio e un bambino ha aggiunto verde acqua...".
Ho chiesto loro, come si fa a fare il verde. Insieme abbiamo capito che il verde è un colore secondario in quanto nasce da due colori primari: il giallo e il blu.
Abbiamo poi osservato degli oggetti verdi portati dai bambini e abbiamo scoperto che non ce ne sono solo quattro, ma molti di più.
Inseguito, grazie ad un dizionario dei colori, abbiamo anche appreso che ogni verde ha il suo nome: c'è il verde mela, il verdone, il verde cobalto, il verde muschio, il verde mare e quello militare, il verde oliva e anche il verde pavone...
Una volta in laboratorio i bambini hanno trovato cinque tavoli, ognuno allestito con un'esperienza diversa:
1- sabbia
2- memory tattile
3- costruzioni
4- fare il verde
5- collage
Ogni esperienza è stata pensata come un gioco volto ad avvicinare i bambini al colore verde con tutte le sue molteplici variabili e manipolarlo con strumenti e materiali. Oltre al colore verde hanno sperimentato anche diverse tecniche quali il collage, il timbro...
Hanno scoperto le tracce e le impronte e hanno giocato a comporre, costruire, incastrare e assemblare.
Dopo il primo turno di sperimentazione mi sono accorta che un tavolo non funzionava, quello del memory tattile. Per dei bambini della scuola dell'infanzia che ancora interagiscono poco tra di loro, il gioco era troppo complicato. Così, avendo già pensato precedentemente ad un'alternativa, ho proposto loro il gioco dell'assemblaggio di materiali (naturalmente tutti verdi). Materiali anche di recupero come fili, nastri, elastici, reticelle, scovolini, pasta, panni e stoffe... Il successo qui è stato immediato!
Scuola dell'infanzia di Stabio – Via Luvee
Sezione 1
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